Si rompe il motore dell’unica ambulanza della Misericordia di Cavriglia. “C’è bisogno di un nuovo mezzo!”

Letizia Moraldi • 14 ottobre 2024

Un fatto di cronaca molto grave si è verificato ieri sera in Valdarno. Attorno alle 22 due volontarie della sezione di Cavriglia della Misericordia di San Giovanni, intervenute per soccorrere una persona per codice minore insieme al personale sanitario del 118, sono state aggredite.

Venerdì scorso l’ambulanza della Misericordia di San Giovanni, sezione di Cavriglia è andata in panne. Un grosso guasto al motore ha messo ko l’unico mezzo a disposizione. E’ stato quindi lanciato un nuovo appello alla cittadinanza.”Ora è davvero urgente! Abbiamo bisogno di una nuova ambulanza, anche il più piccolo contributo è utile e importante per noi. Ringraziamo in anticipo quelli che contribuiranno e ci aiuteranno ad affrontare questa spesa fondamentale”, hanno detto alla Confraternita.


Il nuovo mezzo costa 100.000 euro e quindi è necessario che la raccolta fondi, in atto, abbia un’impennata per arrivare al traguardo. Nel frattempo l’associazione aspetta il preventivo dell’autofficina per verificare la possibilità di riparare il danno. Ma il problema sarebbe solo rimandato. A Cavriglia hanno bisogno di una nuova ambulanza. La raccolta fondi è in corso.

Fonte
18 ottobre 2025
Venerdì 17 ottobre 2025 piazza Cavour a San Giovanni Valdarno si è animata di stimoli, curiosità e partecipazione grazie all’iniziativa “Scopriamo il Soccorso” , promossa dalla Misericordia di San Giovanni Valdarno in collaborazione con la ASL Toscana Sud Est e l’Ufficio scolastico provinciale. L’idea alla base della giornata era chiara e ambiziosa: illustrare in modo trasparente e coinvolgente il funzionamento del sistema di emergenza , per far conoscere da vicino le fasi che stanno dietro a un soccorso sanitario, dalla chiamata al 112 fino all’arrivo in Pronto Soccorso. Oltre 300 studenti , dalla prima media alle superiori, hanno potuto visitare stand informativi, assistere a dimostrazioni pratiche e interagire con operatori del 118, forze dell’ordine, vigili del fuoco, infermieri e personale sanitario. Secondo il Dott. Simone Nocentini , responsabile dell’area emergenza territoriale 118 dell’ASL Toscana sud est, «far conoscere le persone, le professionalità e i meccanismi che ogni giorno presiedono al primo soccorso e all’emergenza sanitaria … attiva nei cittadini responsabilità e partecipazione». Il Dott.Lorenzo Pierazzi , provveditore agli studi di Arezzo, ha sottolineato quanto queste occasioni possano far emergere la complessità del sistema di soccorso, mostrando ai giovani come opera la rete di istituzioni che ogni giorno risponde alle emergenze. Anche il Sindaco Valentina Vadi ha preso parte all’iniziativa, apprezzando il valore educativo del progetto e ringraziando la Misericordia, la ASL e l’Ufficio scolastico per la collaborazione che ha reso possibile l’evento. Iniziative come “Scopriamo il Soccorso” rappresentano molto più di un semplice momento di incontro o di divulgazione: sono occasioni di crescita collettiva . Attraverso la conoscenza diretta del sistema di emergenza, i cittadini — e in particolare i più giovani — possono comprendere quanto sia complesso e coordinato il lavoro che si nasconde dietro a ogni intervento di soccorso. Scoprire da vicino come si attiva una chiamata al 118, come operano i soccorritori o quali sono i tempi e le priorità di un’emergenza aiuta tutti noi a essere più consapevoli e pronti ad agire con responsabilità. Queste giornate servono anche a rafforzare il legame di fiducia tra la popolazione e le istituzioni sanitarie, mostrando che dietro le sirene e le ambulanze ci sono persone preparate, volontari e professionisti che lavorano insieme per un unico obiettivo: salvare vite. Inoltre, hanno un grande valore educativo. Parlare di soccorso, di sicurezza e di aiuto reciproco significa trasmettere ai giovani il senso del bene comune e magari accendere in qualcuno di loro la scintilla del volontariato. Non è raro che da esperienze come questa nascano nuovi volontari, persone che scelgono di dedicare un po’ del proprio tempo al servizio degli altri. In fondo, “Scopriamo il Soccorso” è anche questo: un modo per ricordarci che la comunità è più forte quando conosce, partecipa e si prende cura di sé stessa . L’evento “Scopriamo il Soccorso” è una porta aperta verso un rapporto più stretto tra comunità e sistema di emergenza. È una sfida a restituire trasparenza, fiducia e consapevolezza. Nel futuro, iniziative analoghe potrebbero essere estese, integrate con corsi pratici (BLS, uso del defibrillatore) nelle scuole, nella parrocchie, nelle aziende. Come Misericordia, crediamo che conoscere non sia solo informazione, ma anche responsabilità civile . Ogni cittadino che sa come muoversi in emergenza è un potenziale salvavita. Ogni giovane che si avvicina al volontariato è una speranza per il domani.
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